Nasco nel 1975, a Jesi (AN), in mezzo alle colline
marchigiane, a metà strada tra il mare e la montagna, città che vanta un
patrimonio artistico ed enogastronomico eccezionale.
Terminati con entusiasmo gli studi presso l’Istituto
Alberghiero Regionale, inizio la mia carriera di Chef con le stagioni estive
sulla riviera romagnola, importanti esperienze che hanno confermato la mia passione
per la cucina, osservando con grande ammirazione gli chef conosciuti nei vari
Hotel e rubando per quanto possibile ogni dettaglio di questo splendido
mestiere.
Seguirono svariate esperienze presso i ristoranti dell’entroterra
marchigiano, diventando man mano sempre più cosciente delle mie capacità e
immaginando nel mio futuro una realtà che mi vedesse al centro della gestione
di un locale.
Un’impronta notevole mi fu lasciata dall’esperienza maturata
in Australia, dove la cucina italiana veniva miscelata magicamente con
tantissime altre, dando vita a sperimentazioni culinarie entusiasmanti e ad una
più ampia competenza nel fondere sapori e profumi fino a quel momento
sconosciuti.
Tornando in Italia ho proseguito la mia carriera come Chef
in un locale che mi ha permesso di vedere realizzati i miei intenti nati dalle
esperienze maturate fino a quel momento, che mi ha visto protagonista della sua
crescita e della sua affermazione, riscontrando grandi apprezzamenti da parte
dei clienti.
Oggi sono ovviamente Chef, ma con l’ambizione di poter
mettere a disposizione dei professionisti del settore, le mie indubbie capacità
organizzative, decisionali e gestionali.
La cucina va concepita come una grande arte, ma al di là di
questo poetico aspetto, portare avanti un’attività implica infiniti
accorgimenti e rivisitazioni delle realtà che danno ottimi risultati per
periodi più o meno lunghi ma che poi subiscono bruschi arresti o difficoltà
legate mancanza di tempo per i corsi di aggiornamento o per le sperimentazioni
e le novità del settore culinario.
Un professionista in affitto!
Bravo carlo , condivido appieno la tua visione della cucina. Spesso cio che rende obsoleto un locale e' il fatto di non riuscire piu ad aggiornarsi con i tempi, con la clientela e con tante altre cose che contribuiscono poi all'insuccesso. Il fatto di frequentare corsi, associazioni, fiere di riferimento portano sempre un prezioso contributo al bagaglio personale e della azienda che poi ne usufruira'.
RispondiEliminaInvestire su macchinari moderni, economici in consumi che migliorano la materia prima , la valorizza e la preserva.
Complimenti per il tuo nuovo blog, un abbraccio da Walter